Come iniziare a fare trekking

Come iniziare a fare trekking

Posted On Ottobre 29, 2022

Come iniziare a fare trekking

Vuoi iniziare a fare trakking ? Ok, andiamo a descrivere consigli e suggerimenti su come iniziare a fare trekking per principianti.

Iniziare a fare trekkingsembra tanto semplice quando si nasce in montagna o si ha una casa di famiglia in montagna e si cresce a suon di estati sui monti…

Ma per chi l’ha sempre e soltanto vista in splendide cartoline questa montagna ed è un nativo altamente cittadino, iniziare a fare trekking non è cosa così semplice…

Ma neppure complessa, sia mai!

Non si va in montagna in solitaria se inesperti

Partiamo da una base che quindi caratterizzerà questo post di consigli per principianti: per me, iniziare a fare trekking non è una attività che si fa in solitaria.
Per me, quando si inizia, si va per forza con qualcuno con più esperienza o in gruppo (dove però c’è qualcuno con esperienza). Se andare in Montagna è pericoloso per tutti, andarci quando si è alle primissime armi è oltre modo pericoloso.

Quindi il primo step è scegliere o trovare la compagnia giusta con cui iniziare per iniziare in un modo sicuro

Dove trovare amici o compagni di trekking con cui poter iniziare se i vostri non si smuovono?

Là dove vi trovate nella situazione di non avere amici o amiche che abbiano voglia di vivere questa MAGNIFICA passione (team divano per sempre o mare forever per intenderci), serve ingegnarsi un po’ ,ma NON farsi demoralizzare.
Sembrano una rarità gli amanti dei trekking e invece (sappiatelo) sono tanti e proliferano pure, what a Joy!

Il primo posto dove cercare è sicuramente il CAI della vostra zona. Organizzano tante iniziative, ma vi avviso, spesso ci sono tanti, ma tanti, ma troppi iscritti… Però io prendevo come riferimento Milano che vabbeh, si sa, di gente ce n’è sempre tanta a Milano.
Quali altre opzioni quindi?

Ci sono poi le associazioni, i gruppi Facebook o i gruppi organizzati dalle guide escursionistiche. Vi basta cercare un po’ sul web e troverete senza dubbio delle escursioni adatte e in compagnia.

Iscriversi a un corso del CAI della vostra zona o di zone limitrofe

Questo vi permette di farvi le basi teoriche e pratiche e soprattutto vi permette di farvi degli amici con i quali andare a camminare in modalità indipendente.
Di mio (sempre nella splendente Milano che da questo punto di vista – corsi e affini – non ha rivali) avevo fatto un primo corso di escursionismo avanzato (io non ero agli inizi) e poi alpinismo e alpinismo avanzato.
In queste occasioni si fa esperienza, si pratica e si fanno amicizie.

Li consiglio di cuore. Ottima anche la preparazione che ne consegue e che ritengo importante quando si è nativi cittadini.

Guardare le associazioni della vostra zona e unirsi a gruppi in partenza

Ce ne sono parecchie in realtà.
Iscrivetevi ai gruppi sul trekking che girano su Facebook e chiedete agli iscritti oppure sempre in questi gruppi spesso le associazioni promuovono i loro programmi. In questi casi si parla di trekking a pagamento certo, ma sono cifre molto basse e che ritengo più che giustificate.

Guardare i forum o le pagine delle guide escursionistiche

Magari inizialmente serve un po’ di tempo per trovare cosa fa per voi, ma quanto vorrei comunicarvi è che c’è tanta scelta. Potete trovare davvero numerose modalità in alternativa all’indifferenza dei vostri amici in merito alla montagna. Serve solo applicarsi un po’ nella ricerca.

Partite con calma e scegliete trekking adatti a voi

Cosa significa nel concreto? Non strafate, non sottovalutate e non sopravvalutatevi, ma al contempo… non fatevi spaventare da queste parole.

Di mio ho sempre diviso molto i consigli a seconda di due categorie di persone: fate sport? Non fate nessuno sport?
Chi fa sport ha un livello di resistenza maggiore e con un fisico allenato si potrà permettere senza grossi problemi percorsi di trekking anche medi.
Chi non fa alcuno sport potrebbe invece realmente soffrire agli inizi e quindi la fatica superare il piacere per questo meglio iniziare con la dovuta calma onde evitare anche fastidi muscolari e dolori vari.

Percorsi consigliati per chi fa sport e vuole iniziare

Se fate sport siete già abituati alla fatica e il vostro fisico dovrebbe essere allenato… Certo ogni sport è diverso e non va confuso l’allenamento che ne consegue, ma (a mio parere) se avete voglia di andare a camminare in montagna anche i momenti di fatica e di salita non avranno chissà quale peso per voi. Ho visto tantissime persone che non avevano MAI fatto trekking rispondere benissimo anche a trekking molto lunghi e per il semplice fatto che avevano una buona preparazione atletica. Di contro persone con esperienza di montagna che smettendo di allenarsi si ritrovavano stese per una salita impegnativa… Diciamo che qui è davvero molto relativo, ma pensando a chi non ha esperienza di trekking, ma fa sport, vi consiglierei questi parametri tecnici per scegliere il vostro primo trekking.

Percorso consigliato: livello E (escursionistico)
Distanza: non supererei gli 8/9 km per la prima volta
Dislivello massimo: 500 metri per il primo
Tempo di cammino: 2 o 3 ore di cammino effettivo
Come primo trekking potrebbe essere una buona prova per capire se lo amate o meno. E poi regolarvi da soli.

NB: questi sono consigli personali basati sulla mia esperienza personale… Ma di trekking con persone del tutto “vergini” ne ho fatti molti e sicuramente capisco bene cosa significhi “soffrire” i primi tempi. Va anche detto che ho visto gente totalmente inesperta farsi 25 km in un giorno (e tornare a casa zoppicante, ma pur sempre in piedi) o farsi 3 giorni di trekking in Nepal con calma, ma riuscendo… Solo che (per me) è decisamente meglio iniziare con calma. Ho anche visto persone invece partire in modo “eccessivo” e appendere davvero gli scarponcini al chiodo senza MAI più rimetterli. E voi non mi crederete eh, ma è un peccato pazzesco!

Percorsi consigliati per chi non fa alcuno sport o è davvero poco allenato e vuole iniziare?

Se non fate alcuno sport e non avete alcun allenamento il discorso va tarato in modo diverso: a voi consiglio di iniziare con molta cautela e calma, dovete capire prima come reagite e farvi il fiato e la gamba pian piano.
Partiamo da un fatto: ci sono tantissimi percorsi di trekking e sono adatti a ogni esigenza. Facili, difficili: i percorsi adatti a voi ci sono eccome.
Ho però visto molte persone ritrovarsi su percorsi troppo difficili e demorallizzarsi, faticare troppo e non andare mai più a fare trekking… Ed è questo che secondo me è da evitare.

Quindi a voi consiglierei dei parametri tecnici diversi:
Percorso consigliato: livello T (ma spesso anche un E può andare bene eh)
Distanza: secondo me 7/8 km riuscite a farli sereni
Dislivello massimo:200/250 metri sia a salire che a scendere
Tempo cammino: 2 o 3 ore, non conta…  Se non ci sono grandi dislivelli anche 4 ore le reggete eh,

Munitevi di scarponcini da trekking e abbigliamento adatto

E non pensate neppure per un attimo di andare con le scarpe da ginnastica o peggio perchè è una cosa P E R I C O L O S A.

La montagna non è una spiaggia con sabbia bianca e se cadi mentre cammini sulla sabbia poco male di solito, ma se cadi in montagna e di fianco c’era un dirupo…

Che non si possa salire con abitini da mare lo sapete da sole vero? Cappellino, crema solare, ACQUA sempre con voi in estate.

Zaino con dentro lo stretto necessario

Ovvero: felpa/giacca o primo strato nel caso faccia freddo + antivento/antipioggia + acqua da bere.
Il meteo in montagna cambia davvero spesso e quindi aver dietro il necessario per non patire il freddo o avere l’acqua per non disidratarsi è una norma da imparare fin da subito (soprattutto per le ragazze, siamo meno inclini alla sofferenza inutile… Mentre di ragazzi che non portavano le cose perchè “per due ore non servono” e poi soffrivano un sacco il freddo.. ah se ne ho visti! Michele in primis, :P).

Seguite il vostro passo, non siete in una gara

Questo è l’elemento più importante: seguire il proprio passo, il proprio ritmo e ricordarsi che è l’elemento essenziale per godere di tutto l’insieme.
Non conta quanto siate allenati o meno, ma seguire chi ha un passo molto più veloce del nostro (esperienza diretta provata più volte) può essere un incubo a tratti, distruttivo con voglia di chiamare un elicottero all’istante nei tratti rimanenti… Evitatelo.
Piuttosto se siete partiti con persone che hanno il passo troppo veloce meglio distaccarsi, restare ultimi e procedere con calma… Per incontrarsi con gli altri duranti i bivi (ovvero vi aspetteranno a ogni bivio).

Usate le bacchette, sono una grande aiuto

Personalmente non li ho mai usati per anni e anni, per poi diventarne quasi dipendente nel momento in cui ho iniziato a usarle.
Come tante cose: non sono indispensabili in realtà, ma possono essere un ottimo aiuto.
Per me vitali nelle discese ripide, aiutano molto anche in salita se fate fatica, se avete lo zaino pesante, se avete le ginocchia deboli o le gambe molto stanche. Favolose e importanti quando c’è neve per evitare di scivolare.

Fate un po’ di stretching finito il percorso

Farà forse poco contro il mal di muscoli del giorno dopo eh, ma vogliamo mettere l’effetto placebo? 

Consigli da fare sempre prima di ogni escursione in montagna e validi per tutti

L’equipaggiamento di base per un’escursione può essere suddiviso in due categorie: abbigliamento e attrezzatura. L’abbigliamento comprende articoli come cappelli, occhiali da sole e strati aggiuntivi di vestiti (a seconda del periodo dell’anno). L’attrezzatura comprende oggetti come kit di pronto soccorso, bussole, mappe e scarpe da trekking.

Cominciamo con l’abbigliamento. Se non è già evidente, è importante indossare abiti adatti all’escursione nell’ambiente in cui ci si troverà. Ad esempio, se avete intenzione di fare molte scalate in montagna con il caldo, allora indossare il cotone potrebbe non essere l’ideale, perché il cotone trattiene l’umidità molto più di quanto facciano la lana o i tessuti sintetici; tuttavia, questo non è vero quando si tratta di passeggiare per i sentieri nei boschi, perché probabilmente ci saranno degli alberi nelle vicinanze, per cui avere uno strato in più potrebbe aiutarvi a mantenere il calore intrappolando l’aria tra il vostro calore corporeo e gli indumenti esterni (come i maglioni), il che eviterebbe la formazione di sudore eccessivo sulle superfici esposte, come gli zaini o le tasche da cui possono scivolare i telefoni quando si scattano le foto!

Per quanto riguarda le calzature, gli scarponi da trekking sono una buona scelta perché offrono il massimo sostegno e la massima protezione da sporco o rocce che potrebbero finire nelle scarpe.

Investite in un buon paio di scarpe da trekking.

Le calzature da trekking sono diverse dalle normali scarpe casual. Sono progettate per sostenere i piedi e garantire la sicurezza durante le escursioni su terreni difficili. Le scarpe da trekking hanno solitamente un battistrada più aggressivo rispetto ad altri tipi di calzature e sono realizzate con materiali più rigidi in grado di gestire rocce, radici, attraversamenti d’acqua e fango.

Se pensate di trascorrere la maggior parte del tempo su sentieri facili o asfaltati, potreste indossare scarpe da corsa o addirittura da ginnastica, ma se volete fare escursioni in ambienti più accidentati, investire in un buon paio di scarpe da trekking farà la differenza tra un’esperienza piacevole e piedi doloranti a fine giornata!

Scegliere il sentiero adatto alla propria esperienza

Quando si sceglie il percorso giusto per voi, ci sono diversi fattori da considerare. Il più importante è il vostro livello di esperienza. Se è la prima volta che fate un’escursione, è meglio attenersi a percorsi facili e brevi, in modo da potersi concentrare sull’uso sicuro ed efficace dell’attrezzatura.

Se siete escursionisti principianti, è anche utile che non ci siano troppe persone in giro. Non si vuole perdere la testa troppo in fretta! È meglio che ci siate solo voi e magari un’altra persona che vi faccia compagnia (o forse anche due). Ma se nel vostro gruppo di escursionisti ci sono più di tre persone in un dato momento della giornata, mentre siete sul sentiero… le cose possono complicarsi molto velocemente, e non in senso positivo!

D’altra parte, se siete escursionisti esperti con qualche chilometro all’attivo, allora potreste optare per un’escursione più lunga. Inoltre, se nei dintorni ci sono persone che hanno bisogno di aiuto (o magari vogliono solo compagnia), è meglio portare con sé qualche amico.

Sicurezza prima di tutto

Prima di partire per il sentiero, ci sono alcune cose da considerare. Prima di tutto, informate sempre qualcuno di dove state andando e quando pensate di tornare. Questo è particolarmente importante se state facendo un’escursione da soli o in una zona che non conoscete; se qualcosa va storto durante l’escursione, la presenza di qualcuno che aspetta il vostro ritorno lo renderà consapevole dell’accaduto e lo aiuterà ad allertare il personale di emergenza, se necessario.

Poi c’è l’attrezzatura di sicurezza: assicuratevi di avere sempre a portata di mano un kit di pronto soccorso (e di sapere come usarlo). È inoltre buona norma portare con sé dell’acqua e degli spuntini nel caso in cui la fame si faccia sentire durante l’escursione. Infine, prendete in considerazione l’idea di portare con voi alcuni strumenti di comunicazione, come telefoni cellulari o walkie-talkie, in modo da poter contattare le persone in caso di necessità.

 

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